Leon è una delle mie città spagnole preferite. È relativamente vicina e ben collegata a Madrid, ma vi si respira un’atmosfera completamente diversa. Infatti Leon, come il resto della Spagna del Nord ha un’identità culturale molto forte. Ci sono diverse ragioni per includere Leon e la sua omonima regione in un itinerario attraverso la Spagna, eccone alcune
1. Per scoprire una Spagna diversa
Nonostante si trovi a solo un paio d’ore di treno da Madrid, Leon e sicuramente fuori dalla mappa del turismo di massa internazionale. I visitatori che popolano i suoi tanti bar e ristoranti sono soprattutto persone locali, studenti e pellegrini sul cammino di Santiago, che passa proprio per Leon. Camminando nel centro storico si può apprezzare il carattere sociale della cultura locale. Nelle piazze della città si possono osservare bambini che giocano mentre gruppi di adulti prendono un aperitivo nella terrazza del bar a fianco.
Il cibo è un elemento fondamentale dell’identità locale, e i piatti tipici sono generalmente sostanziosi, come il cocido maragato, un’esplosiva combinazione di carne, verdure e brodo. Le altre delicatezza locali includono la cecina, simile alla bresaola e il Botillo del BIerzo, una piatto di origini medievale fatto di diversi tagli del maiale.
Come in altre parti della Spagna, vi sono ricette particolari associate con certe festività. Per esempio la Limonada un misto di vino, succo di limone e arancia che è tipica della settimana Santa. Durante la mia `prima l’ho inizialmente ordinata scambiandola per limonata, ma in ogni caso l’ho apprezzata lo stesso!
Per un’atmosfera più autentica consiglio di alloggiare in una posada o hospederia, un tipo di locanda che tradizionalmente veniva usata dai pellegrini sul cammino di Santiago e che generalmente include un ristorante con menù a prezzo fisso.
2. Tapas tapas tapas
Leon è famosa nel resto della Spagna per la sua gastronomia e le sue tapa. È uno dei luoghi del Paese dove ogni bevanda viene servita con una tapa gratis. Spesso questo si estende anche al caffè che in alcuni bar viene servito accompagnato da una piccola fetta di torta o di tortilla di patate. È quindi possibile fare cena ordinando alcune consumazioni.
Il centro storico di Leon, il Barrio Humedo è particolarmente famoso per la quantità di bar e ristoranti. Qui le tapas sono state elevate a una forma d’arte e alcuni locali si sono specializzati in determinate tipologie (per esempio crocchette di besciamella o crostini con salciccia) oppure offrono creazioni elaborate.
Bisogna tenere però presente che le migliori tapas verranno servite una volta che la cucina apre, un po’ tardi per gli standard dell’aperitivo italiano, ovvero dopo l’1 all’ora di pranzo o dopo le 8 la sera.
Uno dei miei bar di tapas preferiti è il Bar Rebote, un luogo con un’atmosfera molto alla mano, dove ogni ordine viene servito con una crocchetta di besciamella fritta disponibile in diversi sapori. Il trucco è quello di ordinare un corto de cerveza, ovvero la birra in un bicchiere piccolo, in modo da potersi saziare senza ubriacarsi completamente!
3. La Cattedrale
Questa bellissima cattedrale gotica è uno dei simboli di Leon. Si trova nel cuore del centro storico ed è anche un conveniente punto di riferimento per orientarsi in quanto è visibile da lontano da diversi punti della città.
La sua architettura grandiosa domina la piazza circostante, a due passi dal Barrio Humedo. La cattedrale è stata recentemente restaurata e internamente si possono ammirare i giochi di luce provenienti dalle sue vetrate colorate. Si può visitare per 7 euro.
4. Casa Botines
Casa Botines è probabilmente il secondo edificio più memorabile della città. Fu progettata dal famoso architetto catalano Antonio Gaudì, autore della Sagrada Familia che fu anche attivo nella zona di Leon.
L’edificio mostra aspetti similari alle opere moderniste di Gaudì a Barcellona e fu originariamente costruito come palazzo residenziale per una ricca famiglia di Leon, oggi ospita il Museo Gaudì dedicato alla storia del palazzo e alla figura dell’artista.
5. La Basilica di San Isidoro
La Basilica di San Isidoro si trova a due passi dal Barrio Romantico, nel centro storico. Si tratta di una basilica romanica che risale al XI secolo. Dopo anni di decadenza è stata finalmente restaurata e adesso ospita un museo medievale, un pantheon con le tombe dei re di Leon e una chiesa. Il museo, che contiene affreschi importanti, può essere visitato per 5 euro.
6. La Plaza del Grano
Questo è il mio punto preferito nella città! La Plaza del Grano ufficialmente chiamata Plaza de Santa Maria del Camino è sicuramente una delle piazze più pittoresche di Leon. Attraversandola si ha l’impressione di essere un’altra epoca e colpisce per la sua calma, nonostante si trovi a pochi metri dai bar del Barrio Humedo. La piazza ha un aspetto tipicamente medievale, un pavimento con ciottoli e una perimetro irregolare in cui spicca una fontana centrale.
Vale la pena passare nel tempo in questa splendida cornice magari mentre si sorseggia un aperitivo in una dei bar all’aperto della piazza.
7. Un luogo perfetto per i bambini
Una cittadina come Leon é un luogo ideale per viaggiare con bambini. Ci sono infatti molte aree verdi e parchi giochi. In particolare i più piccoli adoreranno il parco Quevedo, che si trova a pochi minuti dal centro storico. É piuttosto grande e vicino al fiume che attraversa la città e include un parco giochi, uno stagno con anatre e pavoni e una zona con galline e altri animali da cortile.
Un’altra attività da fare con i piccoli e che mia figlia ha particolarmente apprezzato é quella di prendere il piccolo treno turistico che attraversa la città.
8. Un paradiso per gli amanti della natura
Se amate la natura, la provincia di Leon offre molte cose da fare e da vedere. La zona include infatti montagne, foreste e un parco nazionale. A circa mezz’ora di macchina a Nord della città si trova il villaggio minerario di Faedo de Ciñera. Da qua parte il sentiero per il Faedo, un’ antica foresta a cui é stata assegnata il titolo di foresta meglio preservata in Spagna. Secondo la leggenda la foresta ospita una strega chiamata Haeda e guardando attraverso i rami delle piante é possibile scorgerla.
Il Faedo non é una grande foresta, ma la sua bellezza e atmosfera magica compensano per le sue piccole dimensioni. Ospita anche un faggio di 500 anni che é stato dichiarato albero monumentale e che é segnalato da una placca.
Una volta attraversato il Faedo, il sentiero continua. Lungo il cammino si incontrano piccole cascate e gole naturali fino a raggiungere las Hoces del Villar, un”impressionante gola che si può ammirare da una passerella.
9. Le grotte di Valporquero
Nella zona di Leon, come nel resto del Nord della Spagna, vi é un’abbondanza di grotte naturali. Le più famose sono le Grotte of Valporquero, a circa mezz’ora di macchina dalla città. La grotta si trova a 1,300 metri, ma la strada non é particolarmente impervia. La grotta può essere visitata grazie a una visita guidata. Esiste l’opzione di un tour classico (1h) o di un tour dalla durata più estesa (1h e 30 min). Il percorso é piuttosto semplice e non é un problema visitare la grotta con dei bambini. Tenete però a mente che la temperatura é piuttosto bassa (circa 7C), per cui é importante vestirsi adeguatamente. La grotta é percorsa da un fiume sotterraneo, e grazie a questo si possono ammirare effetti spettacolari.
10. Astorga
Astorga é un’altra delle principali cittadine che si trova 50km a Ovest di Leon. Le sue attrazioni principali sono lo straordinario Palazzo Episcopale (un’altra delle opere di Gaudí) e la Cattedrale. Come Leon, Astorga é circondata da mura Romane ben conservate. Nella città vi sono diversi ristorante che offrono la specialità locale, il cocido maragato (un piatto molto sostanzioso che fino a oggi non ho ancora avuto il coraggio di provare).
Molti negozi a Astorga vendono cioccolato artigianale in diverse forme e sapori. Astorga fu infatti una delle prime città Europee dove veniva prodotto il cioccolata quando si iniziò a commerciare cacao nel XVI secolo. La città mantenne il primato di produttrice in Spagna fino all’inizio del XX secolo. Oggi rimangono pochi produttori, ma esiste un museo del cioccolato che può essere visitato su appuntamento.