Siviglia: i miei consigli su cosa vedere

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Ho visitato Siviglia due volte, la prima in un viaggio in famiglia nel 2019 e la seconda durante un weekend con amiche qualche settimana fa (Aprile 2023).

Si tratta di una città dalla bellezza straordinaria (forse la più bella della Spagna a mio parere), ma con due fattori limitanti: il calore (da evitare assolutamente in estate e l’eccesso di turisti che in parte ne ha già snaturato l’identità.

Ma cosa c’è da vedere a Siviglia? Vi lascio i miei consigli, conditi da qualche considerazione personale.

Come raggiungere Siviglia

Siviglia ha un piccolo aeroporto e collegamenti aerei diretti (anche low cost) con diverse città italiane. Se arrivate da Madrid potete raggiungere Siviglia da Madrid in treno o in aereo, mentre il viaggio in macchina richiede circa 5,30 ore.

In entrambi i miei viaggi ho raggiunto Siviglia con l’AVE, il treno ad alta velocità delle ferrovie nazionali Renfe che impiega circa 2 ore e mezza.I treni AVE sono molto moderni, i sedili sono larghi e l’esperienza è decisamente più confortevole rispetto ai viaggi in treno che ho fatto altrove. Da poco è possibile compiere il viaggio anche con l’italiana Iryo (che ho provato in un’altra tratta e che consiglio). In linea generale la maniera più semplice per avere una panoramica di tutte le opzioni di alta velocità in Spagna è quella di consultare Trainline che aggrega le offerte di tutte le compagnie.

Dalla stazione di Siviglia è possibile raggiungere il centro in autobus in circa 15 minuti o volendo si può anche camminare.

Cosa vedere a Siviglia

L’impressione più vivida che mi ha lasciato Siviglia è quella dei suoi colori vivaci che sono ovunque, nel cielo azzurro, nelle piastrelle dei palazzi e negli alberi di arancio e di palma che si trovano in ogni angolo. Un atmosfera estiva avvolge la città già dai primi giorni di primavera.

La torre de oro

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Camminando lungo il fiume Guadalquivir, che divide il centro storico da uno dei principali quartieri, Triana, famoso per il Flamenco, ci si imbatte nella Torre de Oro, uno dei simboli della città. Costruita nel XIII secolo durante il periodo arabo, è uno dei principali esempi di architettura moresca a Siviglia. Questo stile architettonico si è sviluppato in Spagna durante il periodo della dominazione musulmana (711-1492) e si caratterizza per l’uso di motivi decorativi ispirati alla geometria e alla natura, l’uso di mattoni, piastrelle colorate, marmi e stucchi lavorati con cura.

La cattedrale

A pochi metri di distanza c’è la principale cattedrale della città, che stupisce per la grandezza e l’elaborata architettura. Costruita come chiesa gotica, conserva alcuni degli elementi architettonici della moschea che precedentemente si trovava nel sito. Il più iconico è la Giralda, il campanile che è uno dei simboli della città ed è un sito patrimonio dell’umanità dell’Unesco. La Giralda, era originariamente il minareto di una moschea. Dopo la riconquista cristiana della città, la torre fu convertita in campanile per la cattedrale, ma la struttura originale fu preservata. In cima alla torre c’è una statua della Fede, che gira a causa del vento e che ha dato il nome alla torre (in spagnolo, giraldillo significa “piccola girante”). La zona attorno alla cattedrale è il centro turistico della città. Qua si possono trovare pessimi ristoranti di paella e negozi di souvenir tutti uguali in cui probabilmente finirete per comprare qualche orrendo regalino di origine cinese per i vostri cari.

L’alcazar

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L’Alcazar, ovvero il palazzo reale che si trova non lontano dalla cattedrale è uno dei miei punti preferiti nella città. È un esempio di architettura mudéjar, che combina elementi cristiani e moreschi. Potrete trovare dei bellissimi interni decorati, ma il motivo per cui vale la pena di visitare l’Alcazar sono soprattutto i suoi giardini! Divisi in diverse sezioni, ognuna con caratteristiche e temi diversi, i giardini contengono fontane, stagni, statue e alberi secolari che creano un’atmosfera incantevole e rilassante. In primavera sono particolare nel periodo in cui gli aranci sbocciano e danno i loro frutti i giardini sono particolarmente belli e invitanti. Gli alberi sono carichi di arance mature e i petali di fiori coprono il terreno come un tappeto colorato.

La Piazza di Spagna

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Durante la mia priva visita sono stata letteralmente rapita dalla Piazza di Spagna. Questo posto si trova nel Parco di Maria Luisa ed è un mix di tanti elementi che la rendono il luogo più instagrammabile della città: fontane che schizzano acqua ovunque e un palazzo costruito a forma di semicerchio. E poi c’è il fiume che è attraversato da un ponticello e dove ci si può anche fare un giro in barca. Sì, proprio come una Venezia in miniatura! Ma gli elementi tipicamente Andalusi non mancano di certo, con ballerini di flamenco e chitarristi che suonano ovunque. Forse questi dettagli rendono la bellezza di Piazza di Spagna è un po kitsch, ma pur sempre di bellezza si tratta. Non riuscivo a staccare gli occhi da questo posto, notando ogni dettaglio e caratteristica.

E se siete curiosi di vedere la Plaza de España da una prospettiva diversa, potete entrare nei porticati del palazzo e ammirarla da lì. Ma non finisce qui: il Parco di Maria Luisa intorno alla piazza è proprio uno spettacolo per gli occhi, con gli alberi di arancio che risplendono alla luce del sole.

Il Museo di Scienze Naturali

Il museo di Scienze naturali o Casa de la Ciencia può essere una buona soluzione se si viaggia con i bambini. Questo museo interattivo si trova in un antico monastero rinascimentale e offre una vasta gamma di mostre scientifiche che coinvolgono visitatori di tutte le età.

Durante la mia prima visita ci siamo imbattuti nel museo per caso, mentre cercavamo di raggiungere la vicina Piazza di Spagna. Quel giorno la mostra temporanea “Veleno”, con tanto di serpenti (!), ha catturato la mia attenzione e abbiamo deciso di fare una deviazione e visitarla. Il biglietto era ed è ancora molto economico (solo 3 euro) e il museo era incredibilmente silenzioso e moderno. C’era anche l’opzione di provare dei visori 3D per un’esperienza interattiva dei parchi naturali circostanti la città. Sicuramente è un’ottima opzione per intrattenere i bambini (la mostra sul veleno si è rivelata meno macabra del previsto).

Il quartiere di Triana

Situato sulle rive del fiume Guadalquivir, il quartiere di Triana ha una lunga storia che risale all’epoca romana. Triana deve la sua fama anche per essere il luogo dove è nato il flamenco! Oggi è un quartiere vivace e colorato, famoso per le sue ceramiche e le sue tradizionali chiese e mercati. Non mancano i bar e ristorantini che rendono Triana un’opzione per mangiare fuori evitando i luoghi troppo battuti dai turisti.

Camminando per Triana ho ammirato l’architettura locale, con le sue case con balconi in ferro battuto e le piastrelle decorative, che danno a Triana un’atmosfera caratteristica.

Quanto si spende a Siviglia

Siviglia è una città perfetta per essere visitata con un budget limitato. Molte delle sue attrazioni principali sono infatti a cielo aperto (le eccezioni più notevoli sono l’Alcazar che nel 2024 costa 14,50 euro e gli interni della cattedrale che costano 9 euro).

Nonostante si tratti di una città molto turistica si può mangiare bene pendendo poco, specie se si opta per le tapas (nell’ultima recente visita la nostra media era di circa 15 euro a testa). Da evitare però il quartiere del Barrio de la Cruz (attorno alla cattedrale) dove proliferano le cosidette “trappole per turisti”. In generale evitate anche i luoghi dove viene pubblicizzata paella e sangria con tanto di foto (ordinate tinto de verano piuttosto). Un’opzione migliore in centro la offre la zona della piazza Alfalfa, dove troverete diversi ristorantini che offrono pesce (i pesciolini fritti sono il piatto locale più tipico).

La Feria di Siviglia

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Un post a parte meriterebbe la Feria la festa tradizionale della città che si svolge ogni anno.

Si tratta di uno degli eventi più attesi dell’anno nella regione Andalusa. Si tiene ogni anno nella primavera, di solito due settimane dopo la Pasqua, e attira visitatori da ogni parte del mondo. La feria è una grande festa, dove la gente si veste con i tipici costumi tradizionali, si balla il ballo tipico la sevillana e si gode le prelibatezze locali come le tapas e il rebujito, un cocktail a base di vino bianco e soda. La festa si svolge poco lontano fuori dal centro (ma si può raggiungere facilmente a piedi da Piazza di Spagna). L’elemento più caratteristico e punto centrale della Feria è il parco delle casette, una serie di piccole case conosciute come “casetas”, dove la gente si incontra con amici e familiari per bere, ballare e socializzare. Nonostante tutto questo suoni bene, bisogna tuttavia sottolineare che la Feria è un evento piuttosto chiuso (e in una certa misura elitista). La stragrande maggioranza delle casette sono infatti private e non è possibile accedervi se non si ha un invito. L’evento è sicuramente un’occasione di messa in mostra dell’altra borghesia locale e altamente conservatrice, come dimostra l’estrema eleganza dei costumi dei partecipanti (che possono arrivare a costare centinaia di euro). Vale la pena visitare la Feria? dipende dalle aspettative, se si accetta di viverla da spettatori, la Feria è sicuramente un’occasione per osservare un elemento importante della cultura locale. Con un po’ di fortuna poi si può riuscire a entrare in una delle casette che vengono aperte dal comune di Siviglia. Si tratta di luoghi generalmente sovraffollati ma arrivando presto (com’è capitato a noi) si può persino trovare un tavolo per sedersi e pranzare (ma non contateci!). Se vi interessano le feste popolari della Spagna poi non posso che invitarvi a fare un salto nella più inclusiva San Isidro che si tiene a Maggio a Madrid.

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